Palazzo Vecchio:Esuberi e prepensionamenti

Firenze -

Comunicato 1/2015

 

 

Comunicato sindacale

 

 

Due interviste in due giorni, la prima del Sindaco Nardella al Corriere, la seconda dell’Assessore Gianassi a La Repubblica, due interviste nelle quali si ribadisce che ci sarà un taglio consistente al personale dipendente del Comune di Firenze nella misura di 400- 450 unità. Si parla con tanta approssimazione e leggerezza di eventuali “ prepensionamenti” di “dichiarazione di esuberi”, insomma si parla di persone come se fossero “sacchi di zavorra” da allontanare in qualsiasi modo, per ridurre le spese dell’Amministrazione Comunale. Ma di pari passo si parla di affidare gran parte del welfare comunale al Terzo Settore, il che significa dare in appalto-esternalizzare, probabilmente a gli amici, la gestione dei servizi per gli anziani e per i bambini. Creando così anche le condizioni di avere forza lavoro senza diritti e con retribuzioni da fame, però a parità di costi, e innescando quei processi di cui “mafia capitale” rappresenta solo la punta dell’iceberg.

Sono anni che andiamo denunciando, da soli, il degrado delle politiche del lavoro condotte dal PD ora di Renzi, molto prima che qualcuno all’ultimo momento si scandalizzasse per il jobs act. Venivamo per questo, definiti “cassandre” ed invece eccoci arrivati.

Qualcuno dei nostri colleghi, ingenuamente, alle parole prepensionamenti avrà pure cominciato a fare i conti, ma vi invitiamo a riflettere con attenzione, perché tanti prepensionati in questo paese si sono trasformati in esodati con tutte le complicazioni del caso che sono davanti agli occhi di tutti.

 

Mentre parlano per noi di tagli, di risparmi di economie, negli ultimi giorni del 2014, la Giunta Nardella ha continuato ad assumere a chiamata un art.90 come capo cerimoniale con un indennità aggiuntiva alla retribuzione di 45.000 € annui, e altri 2 articoli 110 come Dirigenti, ma per far questo naturalmente la spesa è sempre incomprimibile e non c’è la necessità di risparmiare.

 

Dobbiamo fermare questo attacco dissennato al nostro lavoro e alle nostre condizioni lavorative e salariali. Perché non siamo sudditi ma cittadini e insieme si PUO’ !

 

Firenze 1 Gennaio 2015