LO SCIOPERO - PERCHE'?

Firenze -

LO SCIOPERO – PERCHE’?

 

La scelta del Governo Renzi di stanziare per gli aumenti del Pubblico Impiego, dopo 6 anni di blocco, circa 5 euro mensili può essere considerata solo una grave provocazione.

 

Una cifra nettamente inferiore a quanto già viene corrisposto come vacanza contrattuale!

E se venisse chiesto a questi lavoratori la restituzione della differenza???

 

Se la proposta di aumento è ridicola ed offensiva, dietro l’angolo ci sono pericoli ancora più gravi: nessuno vi dice per esempio che a metà ottobre è stato siglato dai Confederali il rinnovo del contratto dei Chimici, che prevede una verifica annuale per lo scostamento fra inflazione reale e programmata, con conseguente “recupero” della differenza. Quindi, in un periodo di deflazione come l’attuale, è stato sancito un accordo in cui è previsto che si possono diminuire gli stipendi mensili. Dopo accordi come questo, il governo ha gioco facile per diminuire il salario dei lavoratori.

 

Va ricordato inoltre che la Legge Brunetta non è stata né eliminata né modificata e, quindi con i rinnovi Contrattuali, sarà recepita ; ciò significa: valutazione del personale in modo arbitrario da parte della dirigenza e, soprattutto, ogni anno il 25% del personale non percepirà il salario di produttività, con la possibilità del licenziamento al ripetersi di questo evento.

Quale sindacato vi mette in allerta su questo? Occorre invece essere svegli e protestare, finchè ne abbiamo ancora la possibilità!

 

E cosa dire dei servizi pubblici che stanno smantellando giorno dopo giorno ? E' ormai ben chiara la strategia di questo governo di ridurre l'intervento pubblico, per sostituirlo con l’iniziativa privata che, non a caso, esibisce forte protagonismo mediatico negli ultimi mesi.

 

Se c’è tanto interesse a limitare ancora di più il diritto di sciopero significa che la protesta ancora fa paura.

 

Questo è il momento di uscire dalla rassegnazione e di rivendicare i propri diritti contro chi li vuole far passare per privilegi .

 

Sappiamo bene che lo sciopero costa, ma è l’unico strumento che ancora abbiamo per rivendicare il nostro diritto ad un salario dignitoso, ad una sanità pubblica, ad una istruzione e ad un servizio previdenziale pubblico, ad un welfare pubblico e solidale.

 

USB ha una propria piattaforma già presentata per il rinnovo contrattuale, e chiede che sia fatto SUBITO, con aumenti dignitosi e senza il recepimento delle Legge Brunetta.

 

Il 20 novembre USB Toscana sarà in piazza a Roma, per dire no alla legge di stabilità, per rivendicare rinnovi contrattuali economici con aumenti veri, per la tutela di quei diritti così faticosamente conquistati dai nostri padri e nonni, e per salvare i diritti dei cittadini. Partecipa con NOI allo sciopero.