Revet:NON SI PUO' MORIRE SUL LAVORO

Pisa -

NON SI PUO’ MORIRE SUL LAVORO

 

SABATO 23 SETTEMBRE UN OPERAIO DELLA REVET, FABIO CERRETANI,

È MORTO MENTRE SVOLGEVA IL SUO LAVORO.

 

Il castello di norme antioperaie costruito in questi ultimi 20 anni, dalla legge n. 196 del 24 giugno 1997, (pacchetto Treu) sino all’attuale Jobs Act, passando per l’abolizione dell’Art. 18 ha prodotto, oltre ad un impoverimento generalizzato dei lavoratori e ad un aumento della disoccupazione e della precarietà, anche un esponenziale incremento di infortuni e morti sul lavoro. I numeri dell’INAIL parlano chiaro: oltre 1.000 morti e un milione di infortuni ogni anno.

 

l’Unione Sindacale di Base imputa le responsabilità di questa morte a quelle scelte che permettono un sistema di gestione della filiera di raccolta, trasporto, smaltimento e selezione dei rifiuti che vede coinvolte le

 

aziende REVET AVR GEOFOR e le amministrazioni comunali di tutta la Provincia di Pisa.

 

Gli amministratori locali hanno giustificato queste scelte per migliorare i servizi Gli unici a migliorare in questi anni sono stati i redditi dei padroni, dei manager e dei consigli di amministrazione di società a controllo pubblico, trasformandole in luoghi di sfruttamento intensivo della mano d’opera, nel nome della “efficienza” della “produttività” della “competitività”. Anche in questo caso nessuno ha notato miglioramenti nei servizi, ma solo aumenti delle tariffe, ruberie dei “manager” (vedi lo scandalo che ha recentemente coinvolto l’ex dirigenza Geofor), mala gestione.

 

Le scelte messe in atto da queste aziende portano i loro dipendenti a subire vessazioni psicologiche e veri e propri rischi per la loro incolumità durante la loro attività lavorativa.

Non meno responsabilità hanno le amministrazioni comunali, che pur consapevoli di quanto accade al fine di comunicare ai propri cittadini percentuali fasulle di raccolta differenziata non si occupano della qualità della stessa e delle condizioni dei lavoratori di tutta la filiera dell’igiene ambientale.

 

COME SINDACATO NON POSSIAMO PIU’ TOLLERARE SIMILI COMPORTAMENTI E RITENIAMO NECESSARIO APRIRE UNA VERTENZA UNITARIA CON LE TRE AZIENDE

AL FINE DI TUTELARE I LAVORATORI CHE VI OPERANO

 

APRIREMO LE PROCEDURE PER UNO SCIOPERO IN TUTTE E TRE LE AZIENDE

 

INFORMEREMO L’OPINIONE PUBBLICA SULLA INEFFICIENZA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA, BASATA SULLO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI E A DISCAPITO DELLA LORO SICUREZZA

 

NON CI FERMEREMO FINO A CHE NON CAMBIERA’ RADICALMENTE

LA CONCEZIONE DI GESTIONE RIFIUTI NELLA PROVINCIA DI PISA