Fermiamo il genocidio del popolo palestinese, Piaggio: Venerdì 23 sciopero di 4 ore e presidio, ore 12:00 portineria centrale

Pontedera -

Usb sostiene e partecipa alle giornate di lotta per il popolo palestinese del 23 e 24 febbraio, Venerdi 23 febbraio sciopero di 4 ore a fine turno per tutti i turni per tutto lo stabilimento Piaggio. Alle ore 12:00 presidio davanti la portineria centrale entrata stazione.

L’Unione Sindacale di Base in questi tragici momenti di vero e proprio genocidio perpetrato dall’esercito israeliano a Gaza, in Cisgiordania e in tutti i territori occupati, mantiene saldo il proprio storico sostegno al fianco del popolo palestinese portando, in piena sintonia con la Federazione Sindacale Mondiale (FSM), la nostra solidarietà ai lavoratori e ai cittadini palestinesi.

Siamo parte attiva di tutte le mobilitazioni in solidarietà con la Resistenza del popolo palestinese e di lotta contro la criminale ideologia sionista, che arma l’esercito e i coloni israeliani.

Condanniamo la totale complicità del governo italiano, della UE e degli USA con Israele, indifferenti di fronte al grido disperato delle decine di migliaia di bambini, donne, anziani di Gaza uccisi e feriti nel corpo e nella psiche, ma anche di fronte ai milioni di persone che in tutto il mondo si mobilitano in solidarietà con la Palestina.

I popoli oppressi da sempre si scontrano con il doppio standard della cosiddetta “comunità internazionale”, che fa del diritto internazionale uno strumento al servizio degli interessi delle potenze euroatlantiche e NATO, per mantenere  una  egemonia che gli sfugge, il cui modello di sfruttamento neocoloniale si scontra con il costante consolidamento dei paesi BRICS, dei governi progressisti in America latina e in Africa, che mettono in discussione con  forme  e modalità diverse l’egemonia imperialista. 

Il governo Meloni, in continuità con i precedenti, esprime solidarietà e sostegno al governo israeliano, calpestando il diritto internazionale e la nostra Carta costituzionale, soffiando così sul fuoco della guerra, dal Libano alla Siria sino al Mar Rosso, con la guida dell’operazione “Aspides”, di cui il governo italiano sarà a capo, con navi da guerra inviate senza alcun mandato parlamentare.

USB, in prima fila nella denuncia delle stragi perpetrate dall'esercito israeliano, è anche attiva nel contrasto alla guerra in Ucraina. Dall’inizio di quel conflitto nel cuore d’Europa orientale abbiamo bloccato porti ed aeroporti attuando, dove possibile, scioperi per impedire transito e partenze di navi e aerei carichi di armi.

Oggi chiediamo con forza l’immediato cessate il fuoco a Gaza e in Cisgiordania, l’incriminazione per genocidario governo di Israele, l’immediato ripristino dei finanziamenti all’UNRWA da parte degli Stati che li hanno interrotti.

Come sindacato di classe intendiamo infine evidenziare la relazione tra partecipazione alle guerre e attacco alle condizioni di vita dei nostri lavoratori. I salari italiani sono i più bassi tra i paesi UE, l’età per andare in pensione la più alta, i finanziamenti alla sanità pubblica diminuiscono ogni anno mentre crescono gli introiti della sanità privata, gli utili delle banche, delle aziende di armi come Leonardo e le utilities degli azionisti ENI.


RSU USB PIAGGIO - COORDIMENTO USB PIAGGIO

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