Perché l'Unione Sindacale di Base è contro il licenziamento della lavoratrice Piaggio

In questi giorni è stata resa pubblica la notizia di una lavoratrice Piaggio licenziata a causa di un commento su Facebook.

In merito a questo avvenimento vorremmo chiarire la nostra posizione a tutti i lavoratori e le lavoratrici.

Nel caso specifico la lavoratrice ha sbagliato? L'azienda ha ragione?

Rispondere a queste domande potrebbe sembrare la cosa più importante per giudicare e prendere una posizione. Ma non è questo il problema.

Un sindacato degno di questo nome DEVE saper scindere le questioni specifiche e personali da quelle generali che riguardano tutti i lavoratori e la loro libertà di esprimersi anche criticamente nei confronti dell'azienda.

Se oggi questo licenziamento passa sotto silenzio, l'azienda avrà messo nero su bianco che è disposta a licenziare un lavoratore (e perché no, un delegato sindacale) se scrive su Facebook delle frasi giudicate offensive. Addirittura si è arrivati sanzionarne un altro per un semplice "mi piace" su un post.

Qualcuno potrebbe dire: esistono dei giudici che dovranno decidere se il licenziamento è legittimo o meno. È vero rispondiamo noi, ma intanto il licenziamento è stato eseguito. Cosa succede se la prossima volta viene licenziato un delegato qualche giorno prima di una trattativa sindacale? O un lavoratore non iscritto al sindacato che non ha i soldi per sostenere una causa?

Chi decide, intanto, se il licenziamento è giusto un giudice o l'azienda stessa?

A noi non interessa sapere se la lavoratrice ha torto o ragione nel caso specifico. A noi interessa che non passi MAI un precedente pericoloso. Quello che rende possibile licenziare un lavoratore per una dichiarazione espressa fuori dal luogo di lavoro. Ma è ancora più pericoloso che il giudizio sulla gravità della dichiarazione sia in mano all'azienda.

Per le opinioni, qualsiasi esse siano, NON SI LICENZIA. Questa è la nostra posizione sindacale a prescindere da cosa ci sia scritto su una legge o su un contratto di lavoro. Se poi dalle opinioni, più o meno pesanti, si passa ai fatti allora esistono i codici penali, i processi e eventualmente la galera. E su quel piano ognuno si prende le proprie responsabilità.

Oggi è toccato ad una lavoratrice domani potrebbe toccare ad un delegato sindacale o a qualsiasi lavoratore.

Usb Lavoro Privato Livorno