A fianco dei lavoratori BEKAERT
La chiusura della fabbrica BEKAERT di Figline Valdarno che vede coinvolti oltre 300 lavoratori non è un caso isolato, ma è l’effetto chiaro del “dumping sociale” ormai estremamente diffuso nell’Unione Europea. Arriva una multinazionale acquista un Azienda e dopo poco delocalizza la produzione in un paese dove i diritti ed il salario sono ancora minori che da noi. Questa operazione lascia senza lavoro ed in difficoltà 300 famiglie, colpisce l’intero assetto produttivo del territorio, ed è chiaro effetto delle politiche neo liberiste portate avanti dall’U.E.. Esprimiamo come Confederazione USB la più completa solidarietà ed appoggio ai lavoratori e alle lavoratrici dell’azienda e diamo la nostra completa disponibilità ad appoggiarli e sostenerli. Ci rivolgiamo altresì al Ministro del Lavoro perché intervenga per bloccare la delocalizzazione e garantire il diritto al lavoro !