Acciaierie Piombino, governo senza più alibi: basta chiacchiere, Urso convochi immediatamente le parti sociali
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha avuto un incontro con JSW, il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, e il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, come leggiamo in un comunicato. Si annunciano piani di sviluppo per la nostra siderurgia, ma non si dice quali, e si aggiunge che ci saranno sviluppi per il porto e la logistica.
Crediamo che la mobilitazione di tutti sia l’unica strada per essere convocati al più presto, dopo le ripetute richieste d’incontro. Questo ministro incolpa della situazione chi c’era prima, ma come sindacato sappiamo bene da dove vengono le colpe e a quanto tempo fa risalgano. Sembra una moda, ormai, quella di dare le colpa ai precedenti governi!
Si crede di risolvere la vertenza sì o no? Ricordiamo che la campagna elettorale è finita già da un pezzo e la presa in carico di questa vertenza va fatta seriamente per risolverla una volta per tutte.
Non esiste ancora un piano industriale e sono a rischio più di 1500 posti di lavoro. Ora il ministro non può avere più alibi nella soluzione di questa crisi aziendale, il suo governo ha i poteri e i mezzi per farlo, sempre che si voglia veramente risolverla e dare una visione e un segno tangibile di cosa si vuole fare di Piombino.
Non abbiamo bisogno di promesse, di storielle e di colpe, ma di fatti e decisioni sul futuro lavorativo nostro e di Piombino. Per questo chiediamo, per l’ennesima volta, una convocazione immediata delle parti sociali.
USB Piombino Lavoro Privato