AEROPORTI TOSCANI :La guerra del bus

Firenze -

La guerra del bus

 

Dai titoli dei giornali leggiamo, incuriositi, di un duro scontro in atto fra istituzioni e la società Toscana Aeroporti. Finalmente, ha pensato qualcuno, vuoi vedere che anche la Regione e i Comuni si sono schierati in difesa delle lavoratrici e dei lavoratori aeroportuali che stanno rischiando di finire nel tritacarne degli spezzatini societari dove sappiamo esserci un inizio ma non la fine?

Ci avevamo quasi creduto, illusi. Invece non una parola sulla grave vertenza sindacale in atto da settembre all’interno dell’azienda che gestisce i due aeroporti toscani. In ballo ci sono faccende evidentemente ben più grandi, tipo una guerra di trenini, parcheggi scambiatori e bus turistici, se il Presidente della Regione in persona interviene nel dibattimento tra la società e il Comune di Pisa facendo appelli al senso di "responsabilità" e al "rispetto delle regole". Sforzo pregevole da parte sua, il richiamo istituzionale verso una grande azienda abituata a fare da padrona e che si dimentica troppo spesso di operare dentro a un monopolio pubblico.

Senza nulla togliere alla problematica, non potrebbe il Presidente Rossi spendere altre due belle parole per esortare la società Toscana Aeroporti, che comunque vanta un bilancio in attivo con 10 mln di utili, a rinunciare a progetti speculativi che porteranno circa settecento lavoratrici e lavoratori aeroportuali ad essere esternalizzati, prima in una non meglio precisata "new co" e poi acquisiti da un fantomatico "partner industriale", il quale, ammesso che ci sia, non tarderà molto a mettere in discussione accordi, salario e diritti pregressi? Perchè a quel punto il bus lo avremo perso tutti per davvero.

Firenze 02/05/18

R.S.A. USB l/p - Toscana Aeroporti / Firenze e Pisa