Aeroporto Pisa: Fermare lo smantellamento del Galilei
Fermare lo smantellamento del Galilei
Costruire un sistema aeroportuale toscano integrato nell’interesse dei cittadini, non delle multinazionali
Lo scontro di potere interno al PD ricade sulla pelle dei lavoratori, degli utenti e dell’economia locale.
Il 27 maggio in consiglio regionale verrà votata la vendita delle azioni pubbliche di SAT detenute dalla regione (16,9%), l’obiettivo è favorire il controllo su entrambi gli scali da parte della multinazionale Corporacion America, che già possiede il 33,4% del Vespucci (Firenze) e il 27% del Galilei (Pisa).
Contemporaneamente la giunta voterà l’implementazione dello scalo fiorentino con una nuova pista da 2400 metri. Lo scorso luglio il consiglio regionale aveva adottato una specifica variante al Pit (Piano d’indirizzo territoriale) che nel testo parlava di una pista di soli 2mila metri. Lo scalo pisano ha due piste: una lunga 2497 metri, l’altra 2992.
Esprimiamo la nostra contrarietà a:
L’allungamento della pista di Peretola, che devasterebbe il parco della piana, dove già da anni vengono portate avanti battaglie contro la distruzione del territorio. Sarebbe un’altra opera non necessaria, costosa e ad alto impatto ambientale, dato che a pochi km esistono le due piste di Pisa.
La vendita delle quote pubbliche di SAT, la privatizzazione delle aziende pubbliche dei trasporti porta a tagli di diritti e salari per i lavoratori, aumento dei costi e peggioramento del servizio per i cittadini. Privatizzare i servizi pubblici significa modificarne le finalità e trasformandole in fonti di profitto esclusive per gli imprenditori. 30 anni di privatizzazioni hanno portato solo al peggioramento di tutto il sistema di welfare e dei servizi connessi, in termini di aumenti vertiginosi dei costi e di deterioramento dei servizi al pubblico.
Esprimiamo la nostra preoccupazione
Per l’uso improprio e lo spreco di denaro pubblico: Renzi ha dato indicazione che sosterrà l’allungamento dell’inutile pista con 120 milioni, aprendo uno scontro interno al suo partito tra fazioni che guardano a investitori stranieri e ipotesi di sviluppo contrapposte.
Per la condizione dei lavoratori di entrambi gli aeroporti, che vedono la propria condizione lavorativa in continuo peggioramento, attraverso precarizzazione, aumento dei carichi di lavoro, peggioramento dei livelli di sicurezza.
Chiediamo che
La Regione Toscana faccia gli interessi dei contribuenti e dei lavoratori, senza rinunciare alla gestione pubblica di interessi generali, delegando a un privato la gestione di risorse strategiche come quelle dei trasporti.
Che segua la soluzione esistente che garantisce sostenibilità ambientale e identici margini di sviluppo: Pisa come aeroporto internazionale, integrato con Peretola, e assicurando, attraverso il potenziamento dei collegamenti veloci tra le due città, usando l’attuale linea ferroviaria senza ulteriori sprechi su progetti come il People Mover.
In Italia si vuole triturare l’intero comparto dei trasporti. Non esiste una politica serie sui trasporti se non quella fatta di slogan e privatizzazioni selvagge.
Nel trasporto aereo migliaia di persone hanno perso il lavoro e rischiano di perderlo quotidianamente, in totale assenza di prospettive e piani industriali credibili, per privilegiare il sistema di rapina delle multinazionali straniere.
USB chiama alla mobilitazione lavoratori e cittadini
USB Federazione PIsa