Alla Arco spedizioni Livorno turni massacranti senza pause e straordinari non pagati. USB manda una segnalazione urgente alla Asl, che decide di non intervenire
Dalla Arco spedizioni di Livorno arrivano segnalazioni molto pesanti circa l'organizzazione del lavoro e i turni. Come ormai prassi consolidata l'azienda madre non si serve di personale proprio ma ha deciso di appaltare a numerose altre ditte di trasporti i propri servizi. Un modo per scaricare le proprie responsabilità e abbattere il costo del lavoro. Nel caso della filiale di Livorno stiamo parlando di aziende che, molto spesso, non hanno neanche la sede nel nostro territorio. Di fatto i lavoratori "dipendono" direttamente dalla Arco pur non essendo formalmente dipendenti.
Turni massacranti di 10/12 ore al giorno di guida senza pausa pranzo, vai a casa quando finisci il lavoro... Gli straordinari non vengono sistematicamente pagati. Alcuni lavoratori hanno provato ad iscriversi al sindacato e sono stati immediatamente "minacciati" e costretti a dare la disdetta.
Purtroppo questa è ormai la normalità in un settore, quello dei trasporti e logistica, che ha subito degli attacchi molto pesanti negli ultimi anni. La cosa però veramente grave è un'altra. USB ha immediatamente inviato una segnalazione urgente alla ASL Medicina del Lavoro di Livorno. Oltre al non rispetto del contratto nazionale vi è anche un problema oggettivo di sicurezza. Turni di questo tipo mettono a rischio l'incolumità sia dei lavoratori sia anche degli altri utenti della strada.
La risposta della ASL ci ha lasciati a dir poco sbalorditi. Nessuna intenzione di intervenire in alcun modo. Il consiglio è di rivolgersi prima alla ditta o agli RLS. Come se non l'avessimo già fatto senza risultato. La "minaccia" di essere denunciati per diffamazione.
In un contesto del genere, in cui tutti sanno come funzionano le cose in quel settore, la riposta della ASL è, nella migliore delle ipotesi, una dichiarazione di resa senza condizioni. Nella peggiore un segnale chiaro diretto al sindacato e ai lavoratori. Le cose non devono cambiare, è tutto normale.
Come USB cercheremo di intervenire comunque, nonostante le mille difficoltà. Non ci stiamo a passare come un sindacato complice che chiude gli occhi di fronte a queste condizioni di lavoro. Ci auguriamo che non succeda mai nulla all'interno di quell'azienda, ma se ciò dovesse accadere saranno chiari a tutti i mandanti, i responsabili e tutti i soggetti che hanno deciso di non intervenire.
USB Livorno