Aquarno di santa Croce sull'Arno: da oltre un anno senza RSU per volontà di CGIL e CISL
Nel giugno 2019 la RSU di Aquarno (consorzio di gestione dei depuratori di Santa Croce sull’Arno), tra scadenze e dimissioni, ha finito il suo mandato, concludendo così un’epoca rappresentata sindacalmente solo da CGIL e CISL.
In questo lasso di tempo le cose sono cambiate, e molto, dato che una parte importante dei lavoratori si è liberata da queste vecchie sigle sindacali, rivolgendosi all’Unione Sindacale di Base.
La RSU è la struttura che all'interno dei luoghi di lavoro rappresenta i lavoratori, le loro istanze e diritti, portandone la voce ai tavoli di trattativa con le aziende, affrontando questioni generali e specifiche.
Occorre quindi rinnovare al più presto questo fondamentale strumento di rappresentanza dei lavoratori, per dare lo spazio necessario a chi oggi in Aquarno rappresenta effettivamente una parte importante dei lavoratori.
Ma l'indizione delle nuove elezioni deve essere fatta da uno dei due sindacato concertativi, i quali piuttosto di perdere una rappresentanza che non hanno più preferiscono bloccare tutto. Siamo quindi di fronte ad una situazione paradossale: i lavoratori chiedono a gran voce di poter votare i propri rappresentanti e CGIL / CISL dicono di no! Ben sapendo che quando andremo alle votazioni saranno fortemente ridimensionati. Questa è la “democrazia” che hanno in mente questi burocrati!
Una situazione molto simile a tante altre sparse nel paese, dove le regole sulla rappresentanza sindacale sono blindate da accordi e norme imposte dalla CGIL CISL E UIL per garantire il loro monopolio antidemocratico in tanti posti di lavoro, come sta avvenendo in Aquarno.
La federazione pisana dell'Unione Sindacale di Base ha scritto alle segreterie provinciali e nazionalizzi categoria di CGIL e CISL per risolvere questa situazione paradossale ed andare finalmente al rinnovo delle RSU, ma non abbiamo avuto alcuna risposta.
Piuttosto che far entrare USB nella RSU di Aquarno si lascia l'azienda gestire una fase complicata come quella che stiamo vivendo a causa della pandemia.
Ma nonostante questo vuoto di rappresentanza abbiamo saputo che la segreteria provinciale CGIL sta discutendo con l’azienda di premi di produzione e di altro. Oltre al danno, la beffa di un sistema di relazioni sindacali che ignora completamente i lavoratori, imponendo così una vera e propria dittatura della rappresentanza!
Siamo di fronte ad una situazione inaccettabile, antidemocratica, preoccupante ma anche ridicola, perché mostra l’arroganza di CGIL E CISL ma anche la loro debolezza, dato che i lavoratori gli stanno giustamente voltando le spalle.
Per l’ennesima volta chiediamo quindi l’immediata indizione delle elezioni per il rinnovo delle RSU in Aquarno!
USB Pisa