Bando regionale portierato sotto la soglia del salario minimo. Usb: bene la nuova legge regionale annunciata da Giani, ora ritiro immediato del bando in corso e modifica
Nella giornata di giovedì si svolgerà il tentativo di conciliazione, di fronte al Prefetto di Firenze, sullo stato di agitazione proclamato da USB tra gli oltre 300 lavoratori e lavoratrici del servizio di portierato nella regione Toscana. Un servizio affidato in appalto a soggetti privati che applicano il contratto "pirata" multiservizi con paghe da fame al di sotto della soglia minima di 9 euro previsto dalla mozione approvata in consiglio regionale a settembre.
A dicembre scorso, proprio la Regione aveva pubblicato un nuovo bando per l'affidamento del servizio mantenendo l'applicazione del contratto Multiservizi tra 1° e 2° livello. Per esattezza parliamo del Servizio di guardiania (portierato e altri servizi correlati) per Regione Toscana (Giunta e Consiglio Regionale), agenzie ed enti dipendenti, enti del servizio sanitario ed enti locali toscani".
Nella giornata di oggi riceviamo una nota del Governatore Giani in cui si annuncia l'approvazione di una Legge Regionale che prevedrà una "premialità" aggiuntiva per quelle aziende che decideranno di pagare i lavoratori una cifra oraria superiore ai 9 euro. A nostro avviso non è questa la strada per garantire effettivamente l'applicazione concreta della mozione regionale sul salario minimo. Tanto più che a livello locale, alcune amministrazioni hanno deciso di seguire altre strade. Nonostante ciò giudichiamo questa proposta sicuramente un passo avanti. Il problema è che il bando regionale per il servizio di portierato, il primo pubblicato dopo l'approvazione della mozione, scade il 7 marzo. Per dare effettivamente seguito alla proposta di Giani, la Regione dovrebbe immediatamente ritirare l'attuale bando e ripubblicarlo con la nuova clausola. In alternativa trovare lo strumento tecnico adeguato a garantire comunque l'applicazione della proposta approvata.
Questa è la richiesta che formalizzeremo di fronte al Prefetto nella giornata di giovedì.
In caso contrario sarà chiaro che, ancora una volta, parliamo di annunci da campagna elettorale che però non trovano una reale applicazione tra i lavoratori e le lavoratrici.
USB Toscana