BASTA SILENZIO SULLA PIAGGIO
BASTA SILENZIO ISTITUZIONALE SULLA PIAGGIO!
Da mesi abbiamo assistito a un silenzio complice e assordante da parte delle istituzioni, di fronte a una situazione come quella che viviamo nello stabilimento Piaggio di Pontedera, che colpisce direttamente centinaia di famiglie.
Ci chiediamo dove sono coloro che dovrebbero rappresentare e tutelare il territorio, le lavoratrici e i lavoratori? Il silenzio con cui stanno accogliendo le scelte unilaterali di Piaggio è inaccettabile.
Le amministrazioni locali sembrano sempre pronte a stendere il tappeto rosso alla proprietà in occasione di celebrazioni e passerelle, ma si eclissano ogni volta che bisognerebbe difendere concretamente i diritti di chi lavora. Non muovono un dito quando un’azienda decide di fermare la produzione e scaricare il costo sui lavoratori, utilizzando ferie, permessi e, successivamente, anche la cassa integrazione.
Ci opponiamo a questa gestione del territorio, in cui a comandare è la famiglia Colaninno, mentre le istituzioni, invece di vigilare e intervenire, si comportano da spettatori passivi, se non addirittura da complici. Servono garanzie occupazionali e, soprattutto, tutela del reddito, aggiungendo un integrazione salariale ai soldi degli ammortizzatori sociali
Basta con la retorica della “grande azienda che dà lavoro”: sono proprio questi lavoratori e lavoratrici a pagare oggi il prezzo delle scelte della proprietà, mentre le istituzioni, nei palazzi, voltano lo sguardo dall’altra parte.
Mentre centinaia di persone vengono lasciate a casa con la cassa integrazione, senza alcuna garanzia e con stipendi drasticamente ridotti, le istituzioni locali e regionali restano in silenzio.
Non si può continuare a tacere di fronte a chi taglia il personale, precarizza il lavoro e svuota il territorio. È ora che le istituzioni si assumano le proprie responsabilità e si schierino dalla parte di chi lavora.
Dopo l'incatenamento di Alessandra di lunedì mattina al Comune di Pontedera, il Sindaco Matteo Franconi ci ha ricevuto e noi gli abbiamo ribadito le nostre perplessità e la nostra rabbia: abbiamo fatto richiesta di un integrazione agli ammortizzatori sociali, di diminuire le precarizzazione nello stabilimento di Pontedera, di garantire salute e sicurezza nel posto di lavoro e sapere quali sono le prospettive future per i lavoratori e Pontedera, chiedendo anche un consiglio comunale aperto che metta al centro i lavoratori e le lavoratrici Piaggio e il indotto.
Il Sindaco ha preso in carico le nostre rivendicazioni, promettendo di chiedere un incontro alla proprietà.
USB Piaggio