Chi Vespa vive di precariato
Venerdì pomeriggio si è svolto incontro tra la dirigenza Piaggio e USB, Fiom, Fim e Uil. Al centro della discussione il tema occupazionale.
Esprimiamo soddisfazione per i prossimi rinnovi contrattuali che riguardano la platea dei contratti a termine attualmente in forze all'interno dello stabilimento. Ci chiediamo, però, come mai i sindacati confederali abbiano subito accettato la richiesta dell'azienda di parlare solo di un accordo di prossimità per il futuro dei suddetti lavoratori, ormai “stabili” in Piaggio dal 2019, Mettendo in secondo piano il percorso di stabilizzazione nella prospettiva di superare l'attuale condizione di precarietà.
Si rischia di fare l'ennesimo regalo all’azienda approvando, di fatto, l'esistenza di un vero e proprio esercito di circa 380 persone (questo è il numero dei contratti presenti nello stabilimento di Pontedera) che, con il ricatto del posto fisso, non avranno mai modo di far valere i propri diritti e le proprie rivendicazioni..
Per noi di USB ci sono dei punti fondamentali in tutta questa trattativa che non possono non essere presi in considerazione:
- Se Piaggio ha bisogno di assumere deve farlo partendo dai C.T. STORICI lavoratori e lavoratrici “licenziati” dopo 15 anni. Questa è una ferita ancora aperta. Come mai per loro gli altri sindacati non danno battaglia? Dopo che per anni hanno fatto le solite promesse di assunzione in cambio della tessera?
- Non siamo disposti a firmare un accordo di prossimità senza un piano di stabilizzazioni chiaro per il futuro. I nuovi C.T non devono subire quello che hanno subito gli ultimi assunti da parte di Piaggio che per avere un posto di lavoro stabile hanno dovuto aspettare 15 anni.
- Vogliamo un percorso di stabilizzazione serio, veloce e chiaro che permetta a questi lavoratori e lavoratrici di poter far rispettare i propri diritti senza dover per forza subire il ricatto costante del mancato rinnovo. Ci devono essere criteri chiari e tangibili per le assunzioni. Il primo punto deve essere l'anzianità. Basta assumere per clientelismo sindacale o politico.
Accontentarci sempre del “meno peggio” non è una strategia accettabile. Per USB non deve essere più perso un solo posto di lavoro in questo stabilimento. Se è vero che Piaggio non sta licenziando è pur vero che dal 2011 ogni anno sono state aperte procedure di mobilità che hanno causato una perdita costante di posti di lavoro a fronte di irrisorie trasformazioni da Part-time verticali a full-time.
Serve una visione chiara e certo non possono averla quei sindacati abituati alla concertazione al ribasso e alla gestione di tavoli aziendali per elemosinare qualche accordo molto spesso inutile se non dannoso per i lavoratori.
Non possono farlo quei sindacati che firmano lo sblocco dei licenziamenti concedendo un enorme regalo a Confindustria e poi si mettono in maniera ipocrita a fianco dei lavoratori in lotta quando ormai sono stati licenziati.
Arriveranno centinaia di milioni di euro dai fondi Europei. Che siano utilizzati anche per i lavoratori e non solo per i padroni e le multinazionali che già beneficiano di sgravi fiscali e ammortizzatori sociali.
USB non è complice e non si va comprare a fronte di un tavolo in Confindustria o di qualche concessone in più o in meno.
Sabato 24 come USB Piaggio saremo vicini ai lavoratori licenziati della GKN. La solidarietà è un’arma e va praticata unendo le varie vertenze in corso con coerenza e determinazione.
RSU USB PIAGGIO
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USB COORDINAMENTO NAZIONALE INDUSTRIA