Delegato USB licenziato in Avr: la società in appalto condannata al reintegro immediato e al pagamento delle spettanze arretrate
Si è conclusa positivamente, dopo un anno di dura vertenza e un ricorso al giudice del lavoro, la vicenda di Andrea, il delegato USB nell'igiene ambientale, dipendente di AVR Spa. Proprio ad ottobre dell'anno scorso il sindacalista era stato licenziato in tronco a seguito di una contestazione disciplinare tanto "pesante" quanto priva di basi concrete. Accuse false e pretestuose che furono subito contestate da USB con scioperi e manifestazioni. Un licenziamento chiaramente politico per lanciare un segnale chiaro a tutti i dipendenti.
Il sindacato USB, con Andrea in prima fila, era impegnato in una vertenza per il rispetto delle misure anti-Covid in azienda e per il pagamento degli istituti contrattuali (fondi pensione in primis) che puntualmente non venivano versati dalla società in appalto per il nostro Comune. Non possiamo dimenticare le gravi accuse che la dirigenza mosse in quelle settimane arrivando addirittura a minacciare il lavoratore di denunce penali. Proprio uno di essi aveva "proposto" ad Andrea di rinunciare alla causa per evitare una denuncia.
Questa vertenza si poteva chiudere nel giro di un mese. Se solo la politica cittadina avesse deciso di assumersi le proprie responsabilità. Invece come, spesso succede, si demanda alla magistratura la soluzione di una controversia che andrebbe affrontata in altre sedi.
Giovedì 30 settembre è arrivata la sentenza del giudice. Accoglimento totale del ricorso presentato da USB insieme all'avvocato Gianluca Boirivant. Reintegra immediata e pagamento di tutte le spettanze arretrate. Una sentenza importante anche per quanto riguarda l'applicazione del jobs act di Renzi che nella maggior parte dei casi non prevede più la reintegra sul posto di lavoro.
Adesso ci auguriamo che AVR Spa applichi immediatamente la sentenza che è, lo vogliamo ricordare, immediatamente esecutiva.
Un altro passo avanti del sindacato USB nel settore igiene ambientale ma soprattutto un risultato importante anche per Andrea che finalmente potrà tornare a lavoro.
Vorremmo anche ringraziare tutti quei lavoratori, lavoratrici e delegati che, da subito, espressero solidarietà e vicinanza; gli operatori di Avr che, nonostante il clima di intimidazione, parteciparono alle manifestazioni; le forze politiche, Potere al Popolo e Buongiorno Livorno in particolare, che presero subito posizione in Consiglio Comunale senza nascondersi dietro alla classica frase: "Dovrà essere il giudice a decidere chi ha ragione".
USB Settore Igiene Ambientale
Livorno 1° ottobre 2021