Due euro l'ora per lavorare nelle RSA livornesi: il prefetto convoca la cooperativa di vittorio, presidio rinviato a lunedì 24 alle ore 10
È arrivata la convocazione, nell'ambito della procedura di raffreddamento, del Prefetto di Livorno per la giornata di lunedì 24 alle ore 10.
Per questo motivo, l'organizzazione sindacale USB, insieme agli operatori e alle operatrici delle RSA comunali, ha deciso di spostare la conferenza stampa e il presidio a lunedì mattina.
Non bastano i carichi di lavoro sempre più insostenibili e il conseguente aumento delle malattie professionali all’interno delle RSA senza che vi siano mansioni alternative da proporre (con il rischio concreto di licenziamento).Non basta l’aver affrontato il periodo pandemico con serietà e professionalità nonostante il sistema degli appalti e le retribuzioni “da fame” previste dai contratti nazionali delle cooperative sociali. Adesso, con il carovita alle stelle, la cooperativa Di Vittorio insieme ai sindacati concertativi ha deciso di reintrodurre le cosiddette “notti passive” obbligatorie all’intero delle RSA Pascoli e Villa Serena di Livorno. Traduzione: vai a lavorare la notte per 10 ore consecutive e vieni pagato 25 euro lorde, 2 euro netti l’ora. Se si sottrae 10 euro di benzina per arrivare al lavoro stiamo parlando di un euro l’ora di retribuzione.
Secondo questi signori non si tratta di lavoro. Devi stare all’interno della struttura sanitaria senza poterti assentare, devi dormire su una brandina all’interno dei reparti ma tutto ciò non viene considerato lavoro. Solo se vieni chiamato per un’emergenza allora partono la retribuzione “normale” e la copertura assicurativa. È follia pura. Ancora di più in una fase in cui le retribuzioni dovrebbero aumentare per via dell’aumento dei costi.
Anche l’eventuale giustificazione rispetto alle risorse economiche non sufficienti trasferite dal Comune non può e non deve essere adottata. Altrimenti, un giorno, la cooperativa potrebbe venirci a dire che è in difficoltà economica e bisogna lavorare gratis altrimenti non potrà essere garantito il servizio considerato essenziale.
La verità è che nel contratto nazionale firmato da Cgil, Cisl, Uil vi è un articolo scritto in maniera volutamente fumosa e interpretabile, che permette tutto ciò. La verità è che la stessa cooperativa, nel suo comunicato cita un accordo sindacale firmato dalla stessa con Cgil, Cisl, Uil il 10 gennaio 2020 in cui si formalizza questo sistema di sfruttamento selvaggio.
Come USB non abbiamo intenzione di accettare questo metodo di retribuzione del lavoro. Se non si è a casa con i propri cari, se si è costretti a venire in struttura e rimanervi per 10 ore, allora bisogna essere pagati regolarmente. Per questi motivi, nell'ambito della procedura di raffreddamento, lunedì 24 ottobre dalle ore 10 saremo in presidio di fronte alla Prefettura. Chiederemo al Prefetto di convocare la dirigenza della cooperativa di Vittorio (che al momento sta rifiutando qualsiasi interlocuzione) per ottenere le risposte dovute.
A fronte di questa procedura qualsiasi eventuale disservizio che verrà prodotto sarà solo e soltanto responsabilità di chi ha creato questa situazione e non certo degli operatori e delle operatrici delle RSA Pascoli e Villa Serena che hanno sempre lavorato con serietà e professionalità.
USB Livorno - Settore Cooperative Sociali