Entrate - PIOVONO SOLDI ...
Ricordate la storia degli incarichi dirigenziali?
Fu necessario l’intervento della Corte Costituzionale a porre fine alla “temporaneità” degli incarichi, si fece poi ricorso provvisoriamente alle Pot (circa 750) ed ora ci si accinge ad applicare la Legge n. 205/2017, che ha istituito le Poer finanziandole con il taglio di posizioni dirigenziali.
Così l’Agenzia delle Entrate ha deciso di tagliare circa 500 posizioni dirigenziali e di istituire 1483 Poer, quasi il doppio degli ex incaricati.
L’8 agosto (lo stesso giorno in cui il CdM ha deciso di cambiare i vertici delle Agenzie Fiscali applicando lo spoil system) il Direttore uscente, dopo essersi confrontato con le OO.SS. firmatarie del contratto (trovi qui il verbale), dispone che alle nuove Poer, oltre allo stipendio, spetterà:
1) una retribuzione di posizione che va da un minimo di 16.000 ad un massimo di 32.000 euro a seconda del livello;
2) una retribuzione di risultato che, a sua volta, non potrà essere inferiore al 15% di quella di posizione (nessun tetto massimo).
In pratica una Poer potrebbe guadagnare, più o meno, quanto guadagnava prima un dirigente di seconda fascia.
Ma non finisce qua: è’ stato infatti previsto un incremento di 250, 400 o 750 euro mensili se si svolge l’incarico a distanza rispettivamente di 50, 90 o 130 km dal domicilio, oppure un contributo al trasferimento di 900 euro mensili. Non ricordiamo altrettanta sensibilità al disagio dei lavoratori che si dovevano spostare quando si è trattato di chiudere decine e decine di Uffici periferici ….
Ma la pioggia di soldi, in una estate che non ci ha risparmiato temporali, non è finita. Nella stessa nota dell’ 8 agosto, si dispone anche un aumento per le retribuzioni di posizione dei dirigenti di seconda fascia: il livello minimo (il III°) passa da 26.616 a 32.500, il II° da 34.363,26 a 39.000 euro mentre il I° livello, bontà loro, resta costante a 45.725 euro. Retribuzione di posizione che ovviamente anche per i dirigenti si somma allo stipendio ed alla retribuzione di risultato.
Facile no? Bastano poche righe scritte prima delle vacanze e voilà … lo stipendio dei dirigenti aumenta di migliaia di euro e il cerchio si chiude: di fatto si reintroducono gli incarichi dirigenziali, anzi si raddoppiano, eludendo la sentenza della Corte Costituzionale. Cambia il nome ma le caratteristiche sono del tutto simili, in entrambi i casi si tratta di incarichi fiduciari (vengono assegnati per titoli e colloquio, quindi con la massima discrezionalità possibile), sono entrambi “temporanei”, e perfino il livello retributivo è equiparabile.
Questo è il risultato di ciò che CGIL,CISL,UIL e SALFI definiscono nel comunicato unitario del 3 agosto “proficuo confronto” rivendicando, (udite udite!!) di essere “intervenuti con decisione in merito ai troppi margini discrezionali che la legge ha lasciato all’Agenzia”.
Se poi si considerano anche i circa 3.500 incarichi fiduciari previsti dagli art. 17 e 18 del CCNI è evidente che siamo di fronte ad una nuova area professionale, una sorta di vice-dirigenza non disciplinata da alcun contratto collettivo di lavoro, di cui non è previsto un ruolo e in cui si può tanto facilmente entrare quanto uscire, in una situazione quindi di estrema ricattabilità.
Questa la “visione unitaria” che i vertici delle Agenzie e i soliti sindacati, perseguono con tale ostinazione da non esitare a mettere l’intera organizzazione fiscale a rischio di nuove sentenze di condanna, a cominciare dalla recente sentenza del Tar del Lazio che sancisce di nuovo la necessità di espletare un bando di concorso per dirigenti.
In conclusione, pioggia di soldi per POER e dirigenti e procedure alquanto discrezionali, mentre per i “comuni mortali” la prima tranche della procedura delle progressioni economiche procede con una lentezza esasperante, e la seconda slitterà all’anno prossimo.
Questo il risultato che i vertici dell’Agenzia e CGIL,CISL,UIL e SALFI, strenuamente impegnati ad escludere dai tavoli USB, rivendicano a gran voce: COMPLIMENTI DAVVERO!!!!