Il linguaggio sessista nel mondo del lavoro: lunedì 26 alle 18 dibattito in diretta su Facebook
«Succede che ciò che non viene nominato tende a essere meno visibile agli occhi delle persone. In questo senso, chiamare le donne che fanno un certo lavoro con un sostantivo femminile non è un semplice capriccio, ma il riconoscimento della loro esistenza[…]. E pazienza se ad alcuni le parole ‘suonano male’: ci si può abituare. Pazienza anche se molti pensano che siano solo velleità: le questioni linguistiche non sono mai velleitarie, perché attraverso la lingua esprimiamo il nostro pensiero, la nostra essenza stessa di esseri umani, ciò che siamo e ciò che vogliamo essere. La lingua non è un accessorio dell’umanità, ma il suo centro». (Vera Gheno, "Femminili singolari", effequ, 2019)
La questione linguistica come punto nodale nel dibattito femminista sta diventando centrale in tutto il mondo, ma in Italia sembra ancora abbastanza circoscritta a un ambito di militanza. Non appena si cerca di farla uscire da quell’ambito, le difficoltà che si incontrano non sono poche: è comunque importante fare opera di divulgazione, anche e soprattutto tra gli uomini, che non sono affatto da considerare come “nemici”, ma piuttosto come potenziali alleati in una lotta per migliorare la vita di tutta la società: il paternalismo condiziona infatti tutte le persone, a prescindere dal genere.
Sul luogo di lavoro, sia esso pubblico, privato o in ambito di libera professione, l’uso sessista del linguaggio e il paternalismo hanno ricadute molto negative per la vita professionale e personale delle donne, e spesso sono loro stesse a non esserne consapevoli e quindi a non fare nulla per migliorare la propria condizione.
Lunedì 26 aprile, alle ore 18, sulla pagina Facebook “Lavoratrici e lavoratori GD per la democrazia” (QUESTO IL LINK DA INSERIRE: https://www.facebook.com/GDDemocracy), ne parleremo con:
- Vera Gheno, sociolinguista specializzata in comunicazione digitale, traduttrice dall’ungherese e conduttrice radiofonica, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca. Attualmente lavora con la casa editrice Zanichelli. Insegna come docente a contratto all’Università di Firenze. La sua prima monografia è del 2016: Guida pratica all'italiano scritto (senza diventare grammarnazi); del 2017 è Social-linguistica. Italiano e italiani dei social network (entrambi per Franco Cesati Editore). Nel 2018 è stata coautrice di Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello (Longanesi). Nel 2019 ha dato alle stampe Potere alle parole. Perché usarle meglio (Einaudi), La tesi di laurea. Ricerca, scrittura e revisione per chiudere in bellezza (Zanichelli), Prima l'italiano. Come scrivere bene, parlare meglio e non fare brutte figure (Newton Compton), Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole (EffeQu); è del 28 aprile 2020 l'ebook per Longanesi Parole contro la paura. Istantanee dall’isolamento. Dal 14 settembre 2020 conduce, con Carlo Cianetti, il programma di Radio1Rai Linguacce, in onda dal lunedì al venerdì dalle 15:30 alle 16:00.
- Eliana Como, laureata in sociologia, lavora come sindacalista della Fiom Cgil ed è portavoce nazionale dell’area interna di opposizione “Riconquistiamo tutto”. È Femminista e militante di Non Una Di Meno a Bergamo, città nella quale vive.
- Maria Pia Zanni è dipendente pubblica, delegata sindacale e attivista sindacale. Figura storica nell’ambito delle lotte per il lavoro a Napoli e provincia, è attualmente impegnata a sostegno della lotta contro il precariato nella pubblica amministrazione e per la garanzia e il potenziamento dei servizi pubblici.
- Alessandra Cerioli lavora alle Risorse Umane di una grande azienda metalmeccanica della città. Positiva all’HIV e all’epatite C dal 1984, ha scelto di essere visibile anche sul luogo di lavoro e da molti anni è un’attivista della LILA (Lega Italiana Lotta contro l’AIDS), di cui è stata presidente dal 2008 al 2015. Ha partecipato attivamente all’European Aids Treatment Group (EATG) e al Forum della società civile sull’HIV/AIDS (organo consultivo istituito dalla Commissione Europea). Attualmente è rappresentante del volontariato nel Comitato Etico delle Sperimentazioni Cliniche Emilia Centro.
- Cristina Gaggioli lavora come Project Manager presso una grande azienda metalmeccanica della città. Dal 2017 è delegata sindacale di USB “suo malgrado”, costretta da circostanze di fronte alle quali il suo senso di giustizia non le ha lasciato scelta.
Sarà possibile fare domande scrivendo sulla chat di Facebook.
USB Lavoro Privato
26-4-2021