Livorno: esternalizzazioni, mancati investimenti ed “interrogatori” ai lavoratori. Cosa sta succedendo in ASA Spa?
Nonostante i lavoratori, attraverso il loro voto e la strenua determinazione dei delegati USB nelle assemblee, siano riusciti a sventare il tentativo della dirigenza aziendale di cancellare buona parte della contrattazione integrativa introducendo un doppio regime salariale tra vecchi e nuovi assunti, il contesto generale all’interno della società partecipata ASA Spa (acqua e gas) è tutt’altro che rosea. Si continua a non investire in alcuni settori importanti prediligendo esternalizzazioni e appalti, riducendo il numero dei settori operativi che da molti anni hanno visto reparti ridotti a poche unità lavorative, al punto che la dirigenza ha iniziato a percorrere, sempre di più, la strada per avviare le modalità delle lavorazioni in monoperatore. Esternalizzazioni che riscontriamo sempre di più:
Nel settore fognature, sia a Livorno che nelle sedi decentrate,
Nel settore impianti di sollevamento fognature a Livorno e sedi decentrate.
Settore reti acque potabili Livorno e sedi decentrate
Lavori per l’installazione dei contatori.
Reparto magazzino di Cecina.
Molte di queste lavorazioni vengono effettuate da ditte con partecipazione ASA, fino al 100%, ma ovviamente con contratti di lavoro molto più gravosi per i dipendenti e non paragonabili a quello federgasacqua. Lavorazioni che un tempo venivano fatte dai reparti operativi di ASA.
Purtroppo questa politica delle esternalizzazioni è molto presente nelle aziende gestite da IREN, ma sembra che, nonostante il referendum dell’ acqua pubblica avesse decretato un ritorno all’acqua bene pubblico, il percorso intrapreso da ASA negli ultimi anni sia orientato verso una maggiore privatizzazione, con un incremento degli appalti.
Oltre al problema esternalizzazioni e investimenti, ciò che sta accadendo nell’ ultimo periodo non trova un percorso logico per creare un clima di collaborazione all’ interno dell’ azienda, dove quotidianamente vengono effettuati richiami e lettere al personale per qualsiasi motivazione. Sta avanzando il clima della paura, che già alcuni mesi fece breccia nelle mura di ASA, a quale scopo?
In questi giorni, un altro fatto sta creando disorientamento e timori in ASA perché, alcuni lavoratori del settore fognature sono stati contattati dalla dirigenza ed “invitati” a presentarsi in sala consiliare, al cospetto di 2 avvocati, da soli, per rilasciare delle dichiarazioni e rispondere ad alcune domane, filmati da una telecamera. In caso di rifiuto veniva detto che sarebbero stati costretti ad effettuare l’interrogatorio davanti ad organi giudiziari o in tribunale. Cosa siano questi veri e propri interrogatori non è dato saperlo ufficialmente ma è facile immaginarlo. Tra Febbraio e Marzo di quest’anno l’azienda ha prima sospeso e poi licenziato più della metà degli operatori del settore fognature. Alcuni di loro erano stati accusati di aver svolto sostanzialmente attività al di fuori degli ordini di servizio ufficiali. Attività che a detta di qualcuno, e su questo c’è anche una interrogazione in Consiglio Comunale, rientravano anche favori a casa di qualche dirigente della stessa azienda o interventi durante delle feste di partito. La richiesta di audizione di questi giorni è quindi una indagine interna in merito a questi fatti?
Come USB abbiamo offerto il nostro sostegno a questi lavoratori e siamo in attesa del verdetto del Giudice del lavoro. Ma al di là degli aspetti legali sono molte, troppe, le ombre e i dubbi intorno alla scelta di portare avanti licenziamenti di massa. Un attacco generalizzato avvenuto proprio nelle settimane in cui i lavoratori di ASA erano mobilitati contro le politiche aziendali su esternalizzazioni, condizioni di lavoro con riduzioni salariali e bilancio aziendale.
Continueremo a monitorare tale contesto portando avanti la nostra battaglia di trasparenza e per difendere i diritti dei lavoratori ASA Spa e lottare contro gli appalti e le esternalizzazioni.
Unione Sindacale di Base Livorno