Livorno: il consiglio comunale approva mozione sul salario minimo. Ora intervenire negli appalti comunali e cancellare l’applicazione di contratti da fame firmati dai confederali
Nella giornata di mercoledì 13 il Consiglio Comunale di Livorno ha approvato, a larga maggioranza una mozione, inizialmente presentata dal gruppo Consiliare 5 Stelle e successivamente emendata da altre forze politiche, sul salario minimo. L’atto, oltre che a sostenere la proposta politica sull’istituzione di un salario minimo per Legge, impegna il Sindaco e la Giunta a darne applicazione anche ai lavoratori e lavoratrici Comunali e negli appalti. Un segnale politico che USB considera molto importante e auspica una celere applicazione a partire dai prossimi bandi per i servizi in appalto così come l’immediato adeguamento salariale in quelli attuali. Fermo restando che l’obiettivo primario resta l’internalizzazione di tutti i servizi fissare una soglia minima di 9 euro l’ora potrà permettere finalmente la cancellazione di quelli contratti nazionali vergognosi firmati, non da sindacati pirata, ma bensì da CGIL, CISL e UIL. Primi tra tutti il multiservizi, cooperative sociali e vigilanza privata. Contratti che prevedono minimi tabellari ben al di sotto dei 9 euro l’ora in alcuni casi addirittura poco più di 5 euro l’ora. Parliamo di centinaia di lavoratori e lavoratrici come gli infermieri, OSS e OSA delle RSA Pascoli e Villa Serena. Le lavoratrici del servizio di portierato del Comune, i lavoratori dei centri di accoglienza notturna SEFA. Solo per fare alcuni esempi. USB si mette subito a disposizione, come sta già facendo da tempo, per sostenere questi lavoratori e lavoratrici e le loro legittime rivendicazioni salariali.
Basta salari da fame. Basta contratti pirata firmati da CGIL, CISL e UIL
Usb Livorno