Livorno: RSA Pascoli e Villa Serena. Fermiamo il furto del tempo tuta
Non sono passate neanche due settimane dai comunicati trionfali di CGIL, CISL E UIL sul magnifico rinnovo del contratto nazionale che già ci troviamo di fronte alle prime fregature.
Parliamo in questo caso del cosiddetto “tempo tuta” o tempo di vestizione che già doveva essere riconosciuto da anni, è che la Di Vittorio non aveva mai applicato nelle RSA Livornesi. Con il rinnovo del CCNL il tema torna di attualità tanto da essere inserito all’interno di un volantino come già acquisito.
Peccato che la fregatura era già dietro l’angolo. In prima battuta la cooperativa aveva deciso di inserire i 14 minuti all’interno del turno di lavoro. Era una scelta corretta dal punto di vista normativo ma, di fatto, il tempo tuta veniva “pagato” riducendo le ore di assistenza agli ospiti e quindi, indirettamente, veniva posto a carico del Comune e non della Cooperativa. Questa scelta è stata portata avanti modificando alcuni turni e determinando malcontento tra gli operatori e le operatrici. Bastava aprire un confronto per rimodulare e migliorare la turnazione garantendo la fruizione del tempo tuta così come previsto.
Sembra invece che cooperativa e sindacati concertativi stiano già trovando un accordo al ribasso per scippare ancora una volta questo diritto. Invece dei 14 minuti della vestizione saranno garantiti 15 minuti di pausa… peccato che la pausa è già prevista dalla normativa generale ed è già al momento retribuita!
“Poggio e buca fanno pari?” no! Fanno sì che ai lavoratori venga, ancora una volta, scippato un loro diritto. Grazie alle stesse persone che sono venute prima a dirci che avevano firmato il miglior contratto nazionale possibile.
È il momento di opporsi a questa “accordo” vergognoso.
La pausa retribuita non si tocca e il tempo tuta deve essere riconosciuto a tutti senza sé e senza ma!