Massa Carrara: situazione insostenibile per gli operatori della sanità
Nonostante Regione Toscana e dirigenza Asl Nord-ovest cerchino affannosamente di dimostrare con i numeri che il personale è sufficiente a garantire i servizi e che non c’è nessuna emergenza, la realtà quotidiana risulta essere completamente diversa, in particolare in Lunigiana la carenza di personale sanitario è una emergenza innegabile che rischia di esplodere in particolare in questo periodo per le ferie estive.
Negli ambienti lavorativi spesso la situazione è insostenibile per gli operatori sanitari a causa dello stress e dalla stanchezza accumulata per le richieste di rientri lavorativi o cambi turno per compensare le assenze o, addirittura, per coprire il turno di chi è, legittimamente, in ferie.
Questo vale in tutti i settori del servizio sanitario locale, pronto soccorso, 118, ADI, territoriale, reparti, diagnostica ecc ecc.
Critica è la situazione degli operatori socio sanitari che sono diventati una sorta di “multiproprietà”, dirottati spesso da un reparto all'altro anche all’interno del solito turno lavorativo.
In particolare su Pontremoli ad aggravare la già insostenibile situazione pesa l'insufficienza del servizio trasporti interni esternalizzato dalla Asl, così come è organizzato oggi, ovvero soltanto dalle 8 alle 16 e con solo 1/2 operatori presenti non è assolutamente sufficiente.
Nonostante nel contratto di appalto fosse stato previsto al bisogno un potenziamento del servizio, ad oggi di fatto il personale dei reparti spesso deve coprire le tante necessità.
Per gli Infermieri la situazione non è diversa. La mancanza dell’oss, spesso dirottato in altri reparti o ai trasporti comporta di lavorare sotto organico e di fatto implica il demansionamento dell’Infermiere che si trova a svolgere compiti, normalmente, non di sua pertinenza. Questa situazione non solo sminuisce le competenze e la professionalità degli Infermieri ma ne aumenta e peggiora ulteriormente, in aggiunta ai “soliti” rientri lavorativi e riposi saltati, il carico e le condizioni di lavoro e lo stress lavoro correlato.
Non è possibile fare le nozze con i fichi secchi, le pochissime assunzioni tanto sbandierate da Regione e Asl non sono minimamente sufficienti, ci vogliono più assunzioni e soprattutto meno sprechi, è assurdo infatti che Asl e Regione si siano impegnate per la costruzione di due nuove e costosissime strutture sanitarie, doppioni inutili delle valide strutture del Monoblocco di Carrara e San Giacomo e Cristoforo di Massa, per più di 50 milioni di euro quando poi il personale è ridotto all'osso e lavora in perenne stato di emergenza.
Lunedì 22 dalle ore 10.00 alle 12.30 USB sarà promotore insieme alla associazione Lunigiana Salute e ai comitati cittadini per il diritto alla salute di un sit-in di protesta davanti all'ingresso dell'ospedale Sant' Antonio Abate di Pontremoli.
Insieme alle associazioni e ai comitati cittadini i lavoratori della sanità USB chiedono ai sindaci della Lunigiana tutta di presenziare al sit-in e di chiedere proprio per quella mattina un incontro con il direttore sanitario della Lunigiana e la direttrice infermieristica al fine di portare all'attenzione della Asl le istanze urgenti dei lavoratori del servizio sanitario lunigianese.
Unione Sindacale di Base - USB
Associazione Sindacale Inquilini e Abitanti - ASIA
Sede Provinciale di Massa Carrara