Massa: il comune dà l'ok alla svendita di quasi 160 case popolari, un terzo del patrimonio comunale

Massa -

Mentre le condizioni di vita non fanno che peggiorare e l'emergenza abitativa esplode, il comune assesta il colpo di grazia agli ultimi. Il diritto a un tetto sopra la testa per chi rischia di ritrovarsi, o già si ritrova, per strada non vale un granché per chi governa come non valgono molto le loro vite.

Il comune, già incapace di soddisfare le tantissime richieste, anziché adoperarsi nelle ristrutturazioni e messe in sicurezza necessarie ad aumentare la disponibilità di case richiedendo fondi extra a regione e governo, batte cassa sul patrimonio pubblico.

Ci si nasconde dietro al fatto che i soldi verranno utilizzati per comprarne di nuove. E con quale rapporto, ci viene da chiedere? 4 case vendute 1 comprata? E in quanto tempo? Dove?

Lo capirebbe anche un bambino se vendo una casa per ristrutturarne una, di fatto sto diminuendo il numero di alloggi.
Insomma, il meccanismo è semplice e il risultato è una diminuzione del patrimonio pubblico, dunque il restringimento di un diritto che già viene disatteso.

La stessa ricetta che il partito democratico propone da anni e che oggi sposa anche la lega nord, ma che abbiamo già visto essere fallimentare da troppi anni.
 
La votazione si chiude con un solo voto contrario. E vissero tutti felici e contenti, qualcuno in casa qualcuno in strada.