Movimentazione auto porto Livorno, il codice della strada è un optional: contestazioni disciplinari ai lavoratori che vanno troppo piano in superstrada
Molto spesso capita di vedere auto nuove, con la cosiddetta targa prova, sfrecciare in superstrada nel tratto della FIPILI tra Porto, interporto e l’uscita Vicarello. Auto che si muovono a velocità sostenuta per “garantire” il servizio di movimentazione tra i vari siti di stoccaggio e permettere di svuotare, nel minor tempo possibile, i piazzali portuali in vista del carico e scarico delle successive navi. Ogni giorno in più di sosta sono soldi (mancati profitti) per le aziende del settore.
Ma tutto ciò avviene anche purtroppo a discapito della sicurezza dei lavoratori, già molto spesso sotto inquadrati e costretti a carichi di lavoro eccessivi.
Perché garantire un numero adeguato di spostamenti vuol dire non rispettare i limiti di velocità in superstrada (90 Km/h) e nei piazzali (10 o 30 Km/h). Gli incidenti sono all’ordine del giorno. E come si sa, in questi casi la responsabilità è individuale del singolo lavoratore che paga in prima persona in caso di sinistro. Anche dal punto di vista economico.
Sarebbe troppo facile affermare che gli addetti alla movimentazione dovrebbero rifiutarsi di guidare a folle velocità anche se le varie società si erano sempre ben guardate di mettere nero su bianco tale richiesta.
Fino a questi giorni quando invece la società Ruggiero Trasporti e Servizi, che opera in appalto principalmente per il Gruppo Mercurio, ha inviato una contestazione disciplinare dettagliata ad un lavoratore. Viene accusato di effettuare i viaggi tra i due piazzali “andando troppo piano” e in questo modo di arrecare un “danno economico” alla suddetta società. Basta effettuare un conto matematico dei tempi di percorrenza richiesti per capire cosa si intende per andare troppo piano.
Parliamo della stessa società che proprio in questi giorni ha deciso di non rinnovare i contratti di lavoro a decine di addetti perché accusati di essersi rivolti al sindacato per migliorare le proprie condizioni di lavoro.
Quattro sono già stati allontanati i primi di settembre e altri rischiano di andare a casa nei prossimi giorni. Senza contare le decine di contestazioni disciplinari inviate recentemente.
USB ha inviato una comunicazione urgente sia alla Ruggiero che alla committenza Mercurio chiedendo spiegazioni. Il nostro territorio non si può permettere la perdita di ulteriori posti di lavoro.
USB Livorno