Nessuno è clandestino: A fianco di Don Massimo

Pistoia -

Eravamo presenti lunedì 27 Agosto all’assemblea permanente Antifascista ed Antirazzista di Vicofaro, tenutasi sotto una tensostruttura gremita di persone diverse, di varie provenienze territoriali, associazionistiche, partitiche e religiose, ma legate da quel forte filo di solidarietà ed uguaglianza che riconosce in don Massimo Biancalani e la sua comunità un esempio di naturale e trasparente umanità.

 

Eravamo presenti, tutti, quando don Massimo ha annunciato che l’esito dell’ulteriore controllo per la sicurezza (l’ultimo risaliva ad aprile scorso, solo 4 mesi fa) dichiarava inagibili i locali della cucina del centro d’accoglienza (CAS) e che questa inagibilità avrebbe pregiudicato, nonostante non ne persistessero i motivi, anche gli alloggi al piano superiore lasciando di fatto molte persone senza un tetto sotto il quale dormire.

 

Eravamo presenti a quella assemblea che, ad un anno esatto dal blitz intimidatorio di Forza Nuova, aveva riunito gli antifascisti e gli antirazzisti della città per fare il punto delle molte attività svolte e delle numerose minacce che il Parroco e i suoi collaboratori subiscono quotidianamente.

 

La sicurezza dei locali a noi sembra il pretesto per sferrare l’ennesimo duro colpo a chi di fatto supplisce le carenze politiche e istituzionali di chi non sa (o non vuole) occuparsi dell’accoglienza dei migranti. Chiediamo allora che venga effettuato con la stessa solerzia un controllo di tutte le strutture che si occupano di

accoglienza e a maggior ragione delle altre strutture pubbliche presenti nel

territorio, in primis le scuole frequentate dai nostri figli! Ci impegneremo con gli strumenti in nostro possesso affinché ciò avvenga!

 

L’USB ha tra i suoi obiettivi la contrapposizione alla frammentazione dei lavoratori (bianchi o neri poco importa!) e si propone di connettere le lotte nei luoghi di lavoro e nel sociale. Per questo abbiamo da poco tempo aperto uno sportello sindacale per assistere e tutelare i diritti degli ospiti della comunità di Vicofaro.

 

Rifiutiamo con fermezza il linguaggio e il pensiero oggi sempre più dominante: nessun uomo e nessuna donna può essere considerato un clandestino!