Palazzo Vecchio: Referendum sul contratto decentrato, con il 62% (2500) vince l'astensione (ma non conta oggi), mentre fra il 38% dei votanti (1565) i SI sono 974 (62,56%) i NO sono 583 (37,44%).
Palazzo Vecchio: Referendum sul contratto decentrato, con il 62% (2500) vince l’astensione (ma non conta oggi), mentre fra il 38% dei votanti (1565) i SI sono 974 (62,56%) i NO sono 583 (37,44%).
Questi sono i dati eloquenti che emergono dal Referendum svoltosi fra le lavoratrici e i lavoratori di Palazzo Vecchio sulla pre-intesa del Contratto Decentrato sottoscritta da 6 delle 7 Organizzazioni Sindacali presenti nell’Ente.
Un risultato che, al di là della vittoria del SI, deve far riflettere tutti, perché mette in luce lo scollamento e la distanza fra la “Comunità dei dipendenti” e chi li dovrebbe rappresentare.
Come USB avevamo già espresso con chiarezza le motivazioni per le quali non lo avevamo sottoscritto, perché credevamo e lo crediamo anche oggi, che un accordo che riguarda 4000 dipendenti, deve tener conto, pur nelle varie particolarità/mestieri, dell’intera “Comunità” e deve dare pertanto una risposta generale ed equa a tutti i dipendenti.
Prendiamo atto dell’esito del Referendum, che rappresenta, almeno per noi, un percorso democratico che andrebbe sempre adottato (e non solo al Comune di Firenze) quanto si sottoscrivono accordi con la parte datoriale a tutti i livelli sia locale che nazionale.
Procederemo quindi, nei tempi e nei modi previsti alla sottoscrizione del contratto decentrato, al contrario di quanto fatto in passato da altri, perché la “democrazia” per noi non è uno scherzo .
Procederemo nel contempo a batterci perché si ricostruisca un equilibrio nel riconoscimento dell’importanza dei vari “mestieri” che tutti insieme concorrono al buon funzionamento della “macchina comunale”.
Firenze 21 giugno 2019