Palazzo Vecchio: Stato di agitazione dei Lavoratori e delle Lavoratrici del Comune di Firenze
Stato di agitazione dei Lavoratori e delle Lavoratrici del Comune di Firenze
Disagi agli utenti?
Le responsabilità non sono certo dei dipendenti!
Pianificazione e organizzazione del lavoro carente e insufficiente!
Sottorganico cronico e consolidato e le nuove assunzioni sono solo una goccia nell’oceano!
Rientro in presenza?
Solo se in Sicurezza per i dipendenti e per gli utenti! Ad oggi nessun adeguamento strutturale in sedi già carenti di spazio e in condizioni precarie.
Contrattazione Sindacale o mutismo selettivo?
Davanti alle nostre proposte e dubbi, levate di scudo: non basta eludere le risposte, le responsabilità rimangono vostre!
Siamo stanchi di essere additati come i fannulloni, quando nonostante il sottorganico, oramai cronico in tutte le Direzioni del Comune di Firenze, i servizi vanno avanti grazie al nostro impegno e sacrificio.
Durante il lockdown dovuto alla pandemia chi da casa in agile, chi in presenza, siamo comunque riusciti a garantire gli standard, ma non possiamo fare i miracoli, soprattutto perché serve personale e le assunzioni previste saranno comunque insufficienti a fronte dei nuovi pensionamenti previsti.
Gli slogan sui concorsi e sull’impegno dell’amministrazione che dice di essere vicina ai cittadini, stridono con le difficoltà che quotidianamente dobbiamo affrontare per garantire che la macchina comunale vada avanti.
Siamo stanchi di essere considerati fannulloni, i responsabili dei disagi, quando manca una chiara pianificazione e organizzazione dei servizi e del lavoro, sta in capo alla Dirigenza e alla parte Politica.
Potremmo anche cooperare per affrontare meglio le nostre difficoltà, sia come dipendenti che come utenti, ma è inutile davanti ai muri che costantemente fanno rimbalzare le nostre proposte e osservazioni.
Per questo è importante esserci lunedì 25 ottobre sotto Palazzo Vecchio, alle12:00, in vista della conferenza stampa delle 12:30 promossa unitariamente dalla RSU.
Non restare indifferente, riguarda il nostro lavoro, i servizi che eroghiamo e la contrattazione sindacale, per evitare la deriva che sta prendendo piede anche nel pubblico impiego!
USB Pubblico Impiego