Palazzo Vecchio:A PROPOSITO DELLA CIRCOLARE N.11/2019
A PROPOSITO DELLA CIRCOLARE N.11/2019
In relazione alla Circolare della Direzione Risorse Umane n 11/2019 del 13 agosto 2019 ci preme sottolineare quanto segue:
1) La scorrettezza rispetto alla mancata informazione e confronto con la RSU e le Organizzazioni Sindacali, a riprova di un arroganza più volte manifesta dell’ Amministrazione Comunale nei confronti dei propri dipendenti e dei loro rappresentanti
2) Che una circolare inviata in data 13 agosto 2019 (sebbene entri in vigore il 1 gennaio 2020) da veramente l’idea di quelle cose fatte nei periodi di vacanze in modo che passino per più tempo nel silenzio degli interessati.
3) E’ stata introdotta la pausa obbligatoria di 30 minuti per coloro che effettuano orari agevolati, quindi per coloro che ai sensi degli accordi sottoscritti in passato e mai disdettati, usufruiscono delle 7,12 ore giornaliere per 5 giorni. Questi colleghi principalmente hanno problemi relativi alla gestione dei figli piccoli, o con gravi problemi familiari, oppure risiedono in comuni lontani dalla sede di lavoro, e che nelle giornate lunghe avrebbero grosse difficoltà nel conciliare i tempi di vita e di lavoro. Dal 1 Gennaio 2020 per tutti questi colleghi/e ci sarà un ulteriore aggravio di 30 minuti per ogni giorno lavorativo, dettato dall’obbligo alla pausa dopo la sesta ora di lavoro, portando di fatto l’orario giornaliero a 7,42 ore.
4) Questa scelta impositiva dell’Amministrazione potrà portare molti colleghi/e, che hanno problemi nella gestione della propria vita, a dover optare per il Part Time atipico, con gravi ricadute anche da un punto di vista economico per i lavoratori e le lavoratrici, e che inoltre non potrà comunque, viste le regole per il part time, dare certamente risposte a tutti/e.
5) Spesso negli ultimi mesi abbiamo ascoltato da parte degli Amministratori e dei componenti la Delegazione Trattante, che bisogna ricreare all’interno dell’Ente un clima migliore, clima che negli ultimi 10 anni si è totalmente deteriorato, che il benessere organizzativo e i bisogni veri dei lavoratori e delle lavoratrici non possono essere affrontati solo in “punta di diritto” ma che ci vuole anche sensibilità per le problematiche che emergono all’interno della “nostra comunità”. Ma se questo è un nuovo inizio, ci viene da pensare che anche le ultime asserzioni fatte siano come sempre solo parole al vento.
Aspettiamo quindi dalla parte datoriale, sia tecnica che politica, un atto di discontinuità con il passato, ricostruendo momenti seri di confronto sui bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici, per ricostruire all’interno dell’Ente un clima “sereno” o almeno un po’ meno “nebbioso”. Il primo segnale potrebbe arrivare dalla rivisitazione della circolare n 11/2019…ma non solo.
Firenze 22 Agosto 2019