PIAGGIO: Incontro con il Prefetto

Firenze -

Dopo la richiesta di incontro da parte dell'Unione Sindacale di Base, giovedì 30 marzo, una delegazione del sindacato, composta dalla RSU e un componente del coordinamento provinciale, si è finalmente incontrata con il Vice Prefetto di Pisa.

 

Il confronto arriva a distanza di alcuni mesi dall'audizione in consiglio comunale alla presenza del Sindaco di Pontedera Millozzi e dopo l'apertura, da parte di USB, della Vertenza Piaggio e indotto. Al centro della discussione le crescenti preoccupazioni da parte dei delegati sindacali e dei lavoratori dello stabilimento di Pontedera circa il futuro della produzione nella storica fabbrica della Valdera. Nell'ultimo incontro del 24 gennaio il presidente Collaninno aveva annunciato, seppur non ancora del tutto ufficialmente, l'avvio di una ristrutturazione finalizzata alla completa o parziale automazione delle linee di produzione e che "potrebbe portare anche alla riduzione di circa il 50 % della forza lavoro".

 

Come USB abbiamo condiviso con il Vice Prefetto le crescenti perplessità in merito alle ricadute occupazionali, fermo restando la convinzione che se l'azienda non deciderà di effettuare cospicui investimenti nel prossimo futuro, il destino dello stabilimento, che "sopravvive" ormai da anni grazie ad un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, potrebbe essere comunque messo in discussione. Nessuna preclusione, quindi, nel merito dei possibili investimenti ma molta preoccupazione per la tenuta dei livelli occupazionali.

 

In quest'ottica la scorsa settimana USB ha condiviso con i lavoratori durante le assemblee la propria ipotesi di piattaforma del contratto integrativo aziendale all'interno della quale, nella parte generale, si introduce la richiesta di una riduzione d'orario settimanale per mantenere almeno gli attuali livelli occupazionali. A nostro avviso dovrà essere il gruppo Piaggio, che nonostante tutto ha chiuso il bilancio in positivo con un utile di 15 milioni e che da sempre riceve sostegni da parte delle istituzioni locali e nazionali ( anche con l’utilizzo dei contratti di solidarietà pagati da tutti i contribuenti), a dover sostenere i costi del mantenimento dei livelli occupazionali a seguito di una eventuale ristrutturazione. Su questo punto USB non è disposta sacrificare neanche un posto di lavoro né tantomeno a barattare condizioni peggiorative per i lavoratori in cambio di qualche "garanzia". Tema quest’ultimo da affrontare,ovviamente, in sede sindacale.

 

Partendo da questo presupposto e preso atto del fatto che, da quanto ci è dato sapere, il progetto di robotizzazione delle linee sarà sostenuto anche con soldi pubblici ( ministero dello sviluppo economico e regione) abbiamo chiesto al Prefetto, che ringraziamo per la disponibilità, di impegnarsi a programmare un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati, compreso il Ministero, affinché i lavoratori possano, prima di tutto, essere messi a conoscenza delle varie fasi di questo percorso ma soprattutto intervenire concretamente evitando di ritrovarsi di fronte al fatto compiuto come purtroppo ultimamente spesso succede. Il territorio della Valdera ha già pagato un prezzo altissimo in questo senso ed è forse arrivato il momento di dire basta e tornare a riconquistare il giusto ruolo che spetta ai lavoratori e alle lavoratrici. Per questi motivi vorremmo chiedere agli iscritti delle altre organizzazioni sindacali se condividono l'evidente immobilismo delle loro segreterie. Per quanto ci riguarda abbiamo dichiarato al Vice Prefetto la nostra disponibilità a condividere l'eventuale tavolo di confronto con tutti i soggetti che siano interessati. Noi, in ogni caso, siamo pronti a proseguire anche da soli nel percorso intrapreso.