Piombino, per USB il tempo è scaduto: JSW non ha un piano e deve andarsene, lo Stato intervenga direttamente a salvaguardia di occupazione e ambiente
Il piano industriale di JSW Steel Italy non esiste. Ovvero è evidente come quanto si sta delineando in merito all’impostazione della multinazionale risulti irricevibile sotto ogni aspetto. Il “piano”, se così vogliamo chiamarlo, risulta contraddittorio sul versante industriale e palesemente sbagliato sul profilo delle scelte politiche e di quello che ad esempio stanno rivendicando le organizzazioni sindacali confederali che oggi - col consenso di JSW – stanno presidiando la portineria dell’azienda e che così potremmo riassumere in termini di contraddizione: “Se il piano di JSW è così inaffidabile ed insufficiente perché si sta continuando a chiedere l’assistenzialismo economico di Stato?”
Per USB non è accettabile che per l’ennesima volta si antepongano gli interessi della multinazionale a quelli del territorio. Non è accettabile che a un’azienda priva di una chiara direzione strategica occupazionale, industriale ed ambientale si regalino palate di soldi pubblici con il consenso unanime delle organizzazioni sindacali che oggi in modo evidente si sono resi funzionali a questo tipo di intervento.
Oggi la strada della nazionalizzazione di questa azienda è l’unica che può garantire l’assunzione di responsabilità verso i piombinesi, la salvaguardia dei posti di lavoro e la tutela dell’ambiente e della loro salute. È necessario che questo avvenga subito, in un quadro di garanzia istituzionale, massimo coinvolgimento degli enti locali e di tutti i soggetti interessati ad una soluzione industriale che garantisca l’occupazione anche attraverso lo sviluppo del territorio e della città.
USB chiama alla mobilitazione tutti i lavoratori e la cittadinanza attiva. Basta con gli errori del passato o con la rassegnazione: lunedì 22 marzo alle ore 12 appuntamento davanti alla portineria centrale JSW.
p.USB Lavoro Privato Nazionale
Sasha Colautti
Roma 19.03.2021