Primo Maggio, festa nostra: Meloni, questa non è la tua giornata. A Pisa presidio alle 10 in piazza Garibaldi

Pisa -

La decisione di convocare un Consiglio dei Ministri nella data del Primo Maggio per annunciare la cancellazione del Reddito di Cittadinanza, più libertà alle imprese nell’utilizzo dei contratti a termine e un nuovo ridicolo taglio al cuneo fiscale costituisce una vera e propria provocazione verso tutto il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici. L’aumento della precarietà viene spacciato come “politica per il lavoro”, così come la vergogna del Decreto Cutro pochi giorni fa la si è contrabbandata come una misura di sostegno al lavoro delle donne. L’abolizione del sostegno all’affitto invece non l’hanno neanche giustificata, lo hanno tolto e basta, mentre sfratti e sgomberi continuano senza sosta. Attraverso l’uso spudorato della menzogna, il governo Meloni prova a raccontarci una realtà che non esiste.

Ma il Primo Maggio è una giornata simbolica ed utilizzarla per affermare una narrazione ispirata alla retorica mussoliniana e finalizzata a nascondere le condizioni di sfruttamento e di bassi salari, che sono il dato drammatico che stiamo vivendo, è un’operazione insidiosa oltre che spregevole.

Il Primo Maggio è la giornata di noi lavoratori e lavoratrici, delle persone precarie, di chi non ha una casa o fatica a conservarla, è la nostra Festa. Una giornata per rivendicare più salario, più servizi e meno precarietà. Per reclamare il diritto al reddito e alla casa. Per rompere l’odioso ricatto del rapporto di lavoro per avere diritto al permesso di soggiorno. E per dire no alla partecipazione del nostro paese alla guerra.

Primo Maggio ore 10 Piazza Garibaldi

per il salario, il reddito, l'abitare e la dignità

USB Pisa