Sabato 21 ottobre USB aderisce e partecipa alla manifestazione “fermare l'escalation” che si svolgerà a Pisa - Partenza dalla Basilica di San Piero a Grado alle ore 14
Il conflitto in Ucraina, iniziato nel 2014 e trasformatosi in una guerra regionale il 24 febbraio 2022, ha ridato slancio all’imperialismo occidentale e alla Nato, scatenando la corsa globale al riarmo con i pesantissimi effetti sull’economia e sul carovita che tutti stiamo sperimentando.
In questi giorni è riesploso con forza anche il conflitto in terra di Palestina, con l’insurrezione armata e popolare dello scorso 7 ottobre. Per due giorni la popolazione di Gaza si è liberata di muri e fili spinati che da decine di anni la tiene prigioniera nel più grande campo di concentramento del mondo. La reazione israeliana sta producendo migliaia di morti e la devastazione di quella striscia di terra, per fermare la quale siamo scesi in piazza in tutto il paese, al fianco del popolo palestinese e della sua resistenza, che caratterizzerà anche la nostra presenza alla manifestazione del 21 ottobre.
La nostra contrarietà alle guerre e all’Apartheid israeliano, all'invio di armi, alla militarizzazione dei territori, del sapere e della conoscenza, si manifesta in tutte le nostre vertenze sindacali e in tutte le piazze contro la guerra.
Il risultato concreto di queste guerre sono la morte di migliaia di civili nelle zone del conflitto armato, bassi salari, inflazione, il caro vita, lavoro precario e senza prospettive, migliaia di morti e feriti sul lavoro. Due guerre, ugualmente sanguinose, che si intrecciano e si alimentano vicendevolmente.
Occorre rompere questa spirale di morte e sfruttamento, imponendo con il conflitto sociale e sindacale una nuova era di pace con giustizia sociale.
Dall’inizio del conflitto i lavoratori organizzati con USB hanno bloccato il trasporto di armi all’aeroporto G. Galilei di Pisa e al porto di Genova, costruito scioperi e manifestazioni, portando in piazza migliaia di lavoratori e studenti.
Sabato 21 ottobre torneremo in piazza a Pisa, per gridare ancora più forte la parola d’ordine che accompagna tutte le mobilitazioni di questi mesi:
ABBASSATE LE ARMI, ALZATE I SALARI!
AL FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE
VERSO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI ROMA DEL 4 NOVEMBRE
Unione Sindacale di Base