Salumificio Sandri: situazione ormai fuori controllo. Un caporeparto ferisce una lavoratrice con un coltello. Portata in ospedale
Situazione ormai totalmente fuori controllo presso l'industria alimentari Sandri di Montescudaio. Azienda "artigiana" che impiega quasi 200 lavoratori, in gran parte donne, assunte in appalto con il contratto pirata multiservizi/pulizie.
Dopo l'ondata di infortuni di questa estate, proseguita anche nei mesi recenti, nella mattinata di ieri all'interno del reparto porzionati un caporeparto ha ferito una lavoratrice con una coltellata. Sembra che durante le lavorazioni al banco, non appena arrivata la comunicazione che c'era stato un errore nella produzione di alcuni prodotti, il caporeparto, in uno scatto d'ira, ha lanciato violentemente il coltello che aveva in mano sul bancone da lavoro. Lo stesso è rimbalzato andando a colpire una lavoratrice vicino all'occhio. Pare che inizialmente, come succede di consueto in quella struttura, la lavoratrice sia stata "invitata" a non andare al pronto soccorso. Fortunatamente le cose non sono andate come volevano e la stessa è stata quindi medicata presso l'ospedale e ha ricevuto 4 punti.
Nell'ultimo anno sono decine gli infortuni registrati all'interno del salumificio Sandri. Uno dei più gravi questa estate, quando una lavoratrice, delegata della nostra organizzazione, è rimasta schiacciata da un carrello di ferro.
Situazione fuori controllo, ampiamente denunciata dai lavoratori e dal sindacato, anche per quanto riguarda lo sfruttamento e l'utilizzo di manodopera in appalto con paghe da fame.
USB, dopo gli scioperi e le manifestazioni, ha inviato un esposto dettagliato alla Procura della Repubblica, alla Guardia di Finanza, alla ASL e all'ispettorato ma al momento nessuno è ancora intervento.
Mentre si susseguono visite di partiti politici e uno dei titolari ha anche ricevuto recentemente un riconoscimento importante da parte della Santa Sede e dal Vescovo.
Tutto ciò a dimostrare di quale "protezione" gode questa famiglia sul territorio. Protezione che serve a garantire salari bassi e sfruttamento per i lavoratori e le lavoratrici e alti profitti per il privato. Complici di questo meccanismo anche le imprese della grande distribuzione come Unicoop Tirreno e Conad che acquistano i prodotti Sandri a basso costo. Altro che filiera etica...
Usb Livorno