SEA: Il Tribunale di Lucca da completa ragione al nostro delegato
Si è conclusa, da un punto di vista giudiziario, una vicenda lunga e pesante che ha coinvolto Alessio Cerisoli, delegato USB presso la Sea ambiente di Viareggio. Alessio è stato prima delegato sindacale e nel 2013 è stato eletto RLS. Già da delegato sindacale Alessio viene minacciato da un suo superiore gerarchico, che è stato poi condannato in primo e in secondo grado. Ma è da RLS che la situazione diventa pesante.
Nel 2013, il nostro delegato viene eletto RLS, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Inizia a svolgere la sua funzione, facendo presente - cosa evidentemente mai avvenuta fino a quel momento - varie criticità su cui intervenire per garantire salute e sicurezza dei lavoratori. In seguito alle sue segnalazioni, inizia per il nostro delegato un attacco feroce.
È costretto così a rispondere, nell'ordine, a un procedimento disciplinare, a una denuncia per sabotaggio e alla dichiarazione di inidoneità alla mansione. Il procedimento disciplinare e la denuncia per sabotaggio si chiudono velocemente a favore del nostro delegato, con l'archiviazione. La visita medica, che ne dichiarava la non idoneità, viene impugnata attraverso un ricorso, vinto anche quello, e quindi ritirata la non idoneità alla mansione.
Ma l’atto più grave perpetrato nei confronti di Alessio è stata la denuncia per minaccia aggravata fatta da un dirigente dell’azienda, Picardi. Minaccia che sarebbe avvenuta durante la riunione per discutere DVR e altri temi inerenti la sicurezza. Dal quel momento a oggi Alessio ha vissuto anni difficili, sostenuto con forza l'estraneità alle accuse. Picardi nel 2016 viene sollevato da tutti gli incarichi perché gli vengono contestate gravi irregolarità, emerse anche in tribunale durante il processo, ma 3 anni dopo viene ripescato, gli vengono ridati tutti gli incarichi, e da ottavo quadro da qualche mese è diventato dirigente.
La settimana scorsa, presso il tribunale di Lucca, è arrivata l’assoluzione perché il fatto non SUSSISTE!
Anni di attacchi continui, minacce, veri e propri tentativi di licenziamento e intimidazione, di profonda difficoltà e sofferenza personale non hanno fiaccato la convinzione di un esito finale positivo e la certezza della inaccettabilità di una situazione del genere. La necessità di continuare a lottare non si è fermata un solo momento, per Alessio e per il suo sindacato.
Oggi possiamo mettere la parola fine a questa storia, e riprendere la lotta per la sicurezza alla SEA e in tutti i luoghi di lavoro dove USB è presente
UNIONE SINDACALE DI BASE