Teatri di Tradizione Toscana, basta esternalizzazioni e precariato: passi avanti verso l'istituzione di un coro unico

Livorno -

Anche su sollecitazione del sindacato USB settore spettacolo, che da circa un anno sta portando avanti una dura vertenza affinché i lavoratori dei Teatri di Tradizione Toscani, in particolar modo i coristi, ottengano finalmente un riconoscimento vero e una contrattualizzazione adeguata, il Consiglio Regionale Toscano ha approvato un'importante mozione (a firma dei consiglieri PD Pieroni e Giachi) votata all'unanimità da tutti i consiglieri.

"Un appello che diventa una voce unanime grazie al voto favorevole di tutta l’Assemblea toscana: un segnale di vicinanza concreto a supporto di un settore che ha particolarmente sofferto gli effetti della pandemia, che necessita di superare la condizione di forte instabilità di tante lavoratrici e lavoratori. L’associazione “Città Lirica”, nata negli anni novanta per promuovere la collaborazione tra i Teatri di Tradizione e l’attività della Fondazione Festival Pucciniano, ha svolto un ruolo di coordinamento importante nella programmazione regionale. Per questo è necessario un impegno, in sinergia con i Teatri di Tradizione della Toscana – il Goldoni di Livorno, il Verdi di Pisa e il Giglio di Lucca – la Fondazione lirico sinfonica del Maggio Musicale Fiorentino, il Festival Pucciniano di Torre del Lago, e l’Orchestra Regionale della Toscana, affinché il patrimonio delle singole professionalità appartenenti al Progetto “CittàLirica Orchestra e Coro”, venga tutelato e valorizzato".

La situazione attuale dei coristi dei vari Teatri, a causa proprio dell'assenza di un coordinamento tra le Fondazioni, è diventata insostenibile. Esternalizzazioni selvagge, precarietà, assenza di una contrattualizzazione regolare dei lavoratori (come recentemente denunciato su Livorno) sono le caratteristiche comuni che quotidianamente denunciamo.

È arrivato il momento di ri-creare un soggetto unico per quanto riguarda il Coro dell'opera Lirica, per tutti i teatri della Costa. Assunzioni vere, applicazione del contratto nazionale di settore, rispetto della professionalità artistica e soprattutto qualità. Sono punti imprescindibili sui quali USB si farà promotore in ogni ambito di contrattazione locale e Regionale.

Non è più possibile che ogni Fondazione continui ad affrontare il tema in solitaria con soluzioni precarie al limite anche della legalità. Al momento l'unica Fondazione che sta affrontando le varie problematiche cercando soluzioni adeguate è quella del Teatro Puccini. Teatro che, oltretutto, ha una programmazione concentrata in pochi mesi estivi mentre gli altri potrebbero, ed evidentemente per ragioni di risparmio non fanno, costruire un percorso di maggior tutela e stabilità per i lavoratori e le lavoratrici.

 

Usb Settore Spettacolo