Teatro Puccini di Torre del Lago, i lavoratori dello spettacolo non sono “invisibili”

Lucca -

L’Unione Sindacale di Base si è recentemente costituita anche all’interno della Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago.

La stagione appena conclusa è stata oggettivamente difficile rispetto al passato, ma ora il rischio concreto è che i lavoratori dello spettacolo ancora una volta rimangano invisibili. Molti organi di stampa, non solo di settore, hanno sottolineato il grande successo della stagione teatrale 2020. Un risultato tutt’altro che scontato per il “Puccini dei Miracoli” e su questo non vogliamo di certo creare polemiche.  Ma, come spesso succede, il punto di vista delle maestranze è stato completamente cancellato.

Bisogna partire intanto da un dato: complice anche la riduzione del cartellone, quasi la metà dei precari storici del settore tecnico sono stati lasciati a casa. Ciò vuol dire che la Fondazione, grazie appunto alla riduzione sostanziale delle spese vive per i dipendenti stagionali e anche dei cachet, a fronte di un contributo pubblico rimasto sostanzialmente invariato ha di fatto raggiunto un utile tutt’altro che inferiore alle scorse stagioni.

In questo contesto consideriamo assolutamente provocatorie le dichiarazioni del Direttore Generale Moretti in merito all’erogazione del premio per i tecnici di palcoscenico e sulla contrattazione di un integrativo aziendale che manca dallo scorso anno.

In generale il settore della cultura e dello spettacolo vive grazie e soprattutto alle maestranze. In questo caso stiamo parlando di lavoratori stagionali che avrebbero tutto il diritto di veder riconosciuta (anche dal punto di vista economico) la propria professionalità. A maggior ragione visto che si sta parlando di tecnici non assunti a tempo indeterminato che già scontano sulla propria pelle il fatto di essere precari.

Detto ciò il segnale che la Fondazione ha voluto lanciare quest’anno confermando comunque la stagione è da noi giudicato molto importante e ci auguriamo che il prossimo anno si possa tornare ad un organico completo così come del resto auspicato da tutti, compreso il direttore artistico della Fondazione. Che gli auspici non restino solo sulla carta ma siano effettivamente confermati.

All’ultimo incontro sindacale, alla quale anche USB ha partecipato insieme ai colleghi della CGIL, abbiamo concordato di ridiscutere l’erogazione del premio anche per quest’anno. La Fondazione ha chiesto di attendere la conferma definitiva della ripartizione delle risorse pubbliche che a breve dovrebbe essere comunicata. Chiederemo un nuovo incontro per la fine di settembre nella speranza di poter chiudere finalmente almeno questa partita.

4 settembre 2020

USB Cultura e Spettacolo