Università di Pisa, biblioteche e taglio ai servizi in appalto: cui prodest?

Pisa -

L’Università di Pisa continua a procedere spedita sulla strada che la allontana dalle sue funzioni pubbliche di erogatore di cultura trasformandosi via via in un'azienda, al servizio di interessi privati rappresentati da imprese, industrie belliche, multinazionali e grandi società.

L’ultimo caso riguarda il taglio consistente ai servizi erogati dalle ditte che hanno in appalto una parte del lavoro effettuato dalle biblioteche universitarie. Una scelta che andrà a colpire decine di lavoratori precari che hanno contratti a tempo determinato e salari da fame, ma che fino ad ora hanno permesso l’apertura prolungata delle biblioteche e la continuità dei servizi per tutta la comunità accademica e non solo.

Non ci stupisce la svendita di queste che sono prima di tutto “persone” a cui verrà stravolta la vita, da parte di un rettorato che è silente sull’invio di armi negli scenari di guerra e sul genocidio a Gaza, che non condanna la repressione che colpisce gli studenti, ma invece è ben pronto ad agire quando si tratta di tagliare posti di lavoro o stipendi. E si dimentica di chiarire che lo stanziamento per le biblioteche degli stessi 460 mila euro anche per il 2024 non assicurerà lo stesso monte ore degli operatori in appalto che quindi vedranno il loro salario decurtato e che lo sbandierato adeguamento degli stipendi riguarda solo i docenti, e non certo quello del personale strutturato, che dovrà sobbarcarsi un notevole aumento dei carichi lavorativi che non saranno minimamente coperti dall’assunzione prevista di pochi nuovi bibliotecari.

L’Unione Sindacale di Base non smetterà mai di denunciare in ogni occasione il perverso meccanismo del sistema degli appalti, tanto decantato anche dall’Università di Pisa ma che in realtà è la vera piaga sociale del nostro tempo, all’origine di quelle storture che impediscono una vita dignitosa, senza dimenticare che in altri settori è proprio questo sistema al ribasso che mette in pericolo la vita stessa come purtroppo dimostra quotidianamente la strage continua di morti sul lavoro. Come sempre anche in questa occasione saremo a fianco dei lavoratori precari che operano nell’Università e ci batteremo per la loro assunzione a tempo indeterminato e per la reinternalizzazione di servizi ora appaltati.

 

Unione Sindacale di Base – Università di Pisa