IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA BOCCIA MOZIONE A FAVORE DEGLI INFERMIERI E DEGLI OPERATORI SOCIO SANITARI ASSUNTI IN EMERGENZA COVID

Firenze -

 

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA BOCCIA MOZIONE A FAVORE DEGLI INFERMIERI E DEGLI OPERATORI SOCIO SANITARI ASSUNTI IN EMERGENZA COVID

Il Consiglio Regionale della Toscana, con il voto di maggioranza del Partito Democratico, boccia la mozione, presentata dal Consigliere Silvia Noferi, che proponeva di creare un fondo regionale per rimborsare, perlomeno in parte, gli Operatori sanitari assunti durante l'emergenza pandemica che, appunto per le modalità di reclutamento, non avevano potuto rispettare i termini di preavviso di licenziamento dal precedente datore di lavoro.

La problematica, che riguarda circa 2900 fra Infermieri e Operatori Socio Sanitari in tutta la Toscana, interessa anche tante lavoratrici e tanti lavoratori della nostra provincia e per questo, la mozione presentata dal Consigliere Silvia Noferi su proposta di USB, ha visto la convergenza, su iniziativa del Consigliere grossetano Andrea Ulmi, praticamente di tutta l'opposizione.

Ebbene, di fronte a un quadro così favorevole, il PD ha perso l'occasione per schierarsi, senza se e senza ma, dalla parte di quelli che, con insopportabile retorica, erano definiti "eroi" e che, finito appunto il tempo della retorica, sono rientrati prontamente fra i "fannulloni" del lavoro pubblico e ora sono spremuti nei reparti Covid, saltando ferie e riposi, a causa della mancanza di personale. E a proposito della mancanza di personale, ci corre l'obbligo di ricordare, anche con un certo fastidio, le parole dell'ex Presidente Rossi che amava ripetere quanto Infermieri e Medici del Servizio Sanitario Regionale fossero troppi e andassero diminuiti. Purtroppo, le sue, non sono rimaste solo parole, ma sono seguiti i fatti e le piante organiche, decimate, sono entrate in sofferenza a tal punto che, scoppiata la pandemia, è stato necessario procedere a un piano di assunzioni straordinarie per tamponare la situazione.

Il tanto atteso cambio alla guida della Regione però, non ha portato il cambio di passo auspicato e necessario e quindi, in perfetta continuità, non si trova di meglio che ringraziare così Infermieri e Operatori Socio Sanitari che, per aver risposto con senso di responsabilità e solidarietà ai richiami accorati delle istituzioni regionali travolte dalla pandemia, si sono visti decurtare fino a 2800 euro. Una vera e propria ingiustizia che il Consiglio regionale, a maggioranza PD, ha a scelto,con motivazioni strumentali e difficilmente comprensibili, di non sanare, rendendo così palese il disinteresse verso gli Operatori.

Inoltre, non si può non sottolineare il silenzio dell'Assessore alla Salute Bezzini che ha ritenuto di non spendere pubblicamente una parola in merito e ha preferito far rispondere, alla lettera inviata da USB e da altri Sindacati di base, da un funzionario, piuttosto che affrontare politicamente i temi proposti.

USB continuerà, nonostante tutto questo, e insieme agli altri Sindacati di base disponibili, a cercare di far porre rimedio all'ingiustizia subita da tante lavoratrici e da tanti lavoratori, con tutte le modalità disponibili non escludendo una mobilitazione sotto l'Assessorato della salute.